Dove mi conviene avviare la mia attività imprenditoriale? Dove dovremmo aprire il nostro prossimo ufficio? Dove dovremmo cercare i migliori talenti in Italia?
L’Indice del Fermento Imprenditoriale misura il dinamismo degli ecosistemi innovativi italiani, per capire quali province guideranno la prossima fase di crescita, quali stanno vivendo inaspettati momenti di boom e quali si sono fatte strada negli ultimi anni per tornare ad essere competitive.
N° 1 (--)
Milano
N° 1
INVESTIMENTI INIZIALI IN STARTUP
N° 1
STARTUP & PMI INNOVATIVE
N° 1
INNOVAZIONE
Capitale italiana del business e della finanza, Milano ospita quasi il 20% delle startup innovative d’Italia. Una città globale e multiculturale con più del 20% della popolazione residente proveniente da Paesi stranieri, caratterizzata da un passato fortemente industriale che ancora oggi la annovera tra le 6 capitali economiche europee al fianco di Londra, Amburgo, Francoforte, Monaco di Baviera e Parigi.
Da antica città industriale, Milano si è profondamente trasformata negli ultimi anni, diventando metropoli del terziario, della moda e del design. Un’ascesa che ha visto la città diventare un laboratorio internazionale di creatività diffusa e una vetrina globale per le tutte le imprese del Made in Italy, grazie a eventi, congressi, fiere e manifestazioni.
MIND Milano Innovation District è solo l’ultimo dei progetti lanciati dalla città per affermarsi nel mondo come riferimento per chi fa innovazione in termini di qualità, scambio di saperi e connessione internazionale. Un hub di un milione di metri quadrati che sorge nell’area che fu di Expo 2015 e che intende diventare la “città del futuro” costruita sui principi cardine dell’innovazione, della sostenibilità e della multidiciplinarietà.
Sede della Borsa Italiana, Milano è porta di ingresso degli investimenti stranieri in Italia ma anche polo finanziario per le startup italiane, soprattutto per quanto riguarda gli investimenti early stage, cioè gli investimenti iniziali necessari all’avvio dell’azienda. Nell’ultimo triennio oltre 150 quelli registrati a favore delle startup del territorio, grazie sia ad investitori istituzionali, quali Fondo Italiano di Investimento o Banca Sella, sia a tutto il mondo del venture capital con Boost Heroes, Rancilio Cube, 360 Capital Partners, e dei business angel in particolare con l’associazione IAG.
L’ecosistema registra a livello nazionale la più alta densità di eventi a supporto e diffusione della cultura imprenditoriale, come Startup Weekend, Startup Grind e StartCup e le varie comunità online, che organizzano eventi di formazione e networking come Milan Startup Founder 101 o Milano Entrepreneurship and Innovation. Eventi ospitati negli oltre 50 spazi collaborativi presenti in città che offrono programmi di incubazione e accelerazione, come Cariplo Factory, Impacthub, Le Village, PoliHub, Talent Garden, TIM W Cup e BASE.
L’ecosistema è primo in Italia anche per il numero di imprese innovative, registrando oltre 2000 startup innovative e più di 450 PMI innovative. Tra queste emergono PRONTOPRO, portale per servizi professionali nato 5 anni fa che ora conta un volume d’affari di oltre 100 milioni di euro, CLEANBNB, gestore italiano degli affitti brevi che in meno di tre anni dalla sua fondazione è approdato in borsa con una capitalizzazione di 14 milione di euro, CHILI TV, piattaforma di video on-demand con fatturato a 55 milioni capace di attrarre nel suo capitale Lavazza e le major media mondiali come 20th Century Fox (Disney), Sony Pictures Entertainment, Warner Bros e Paramount Pictures (gruppo Viacom).

N° 2 (+4)
Firenze
N° 12
CRESCITA POPOLAZIONE
N° 6
SPAZI COLLABORATIVI
N° 9
INNOVAZIONE
A detta di Eric Weiner, autore del bestseller del New York Times “The Geography of Genius”, chi cerca un modello di innovazione e sviluppo non dovrebbe guardare alla Silicon Valley bensì alla Firenze Rinascimentale. In un suo articolo pubblicato su Harvard Business Review, Weiner spiega come Firenze in quegli anni diede vita ad una tale esplosione di arti, idee, innovazione e movimenti culturali, da lasciare un patrimonio di lezioni e regole non scritte valido ancora oggi, a 500 anni di distanza.
Città d’arte e della tradizione, oggi Firenze diventa sempre più anche città dell’innovazione capace di investire con successo nei suoi numerosi talenti e nelle loro idee imprenditoriali. Tra le aziende che hanno chiuso alcuni dei round di investimenti più importanti nell’ultimo anno, troviamo TREEDOM, la startup ad alto impatto sociale che permette di piantare un albero a distanza e donarlo ad una comunità di agricoltori, BURU BURU, un sito di e-commerce che promuove piccole realtà artigianali e giovani designer, e VINO75, un’enoteca online target d’investimento per €1,5 milioni.
L’attrattività dei capitali è anche frutto dell’importante offerta di spazi, workshop e corsi formativi a disposizione dei nuovi imprenditori nella città. A Firenze troviamo NANA BIANCA, uno spazio di 6.500 mq con più di 65 startup a portfolio e 200 tra programmatori e imprenditori e, con il suo programma di accelerazione HUBBLE, offre ogni anno un percorso di formazione di 16 settimane e un totale di €600.000 in forma di investimento iniziale a 10 startup selezionate. Più recentemente è stata lanciata Make Next Florence, una piattaforma digitale per scoprire tutte le opportunità offerte da Firenze a chiunque voglia lanciare sul mercato un’idea innovativa di business.
N° 3 (+3)
Trento
N° 6
NUOVI POSTI DI LAVORO
N° 3
STARTUP & PMI INNOVATIVE
N° 15
IMPRESE AD ALTA CRESCITA
Trento è la provincia di riferimento per imprese che vogliono operare nel mondo della meccatronica portando nuove rivoluzionarie soluzioni nell’ambito dell’industria 4.0.
L’ottimo posizionamento nello sviluppo delle competenze – quinto posto rispetto alla classifica italiana – è dovuto alla presenza di spazi collaborativi e programmi di formazione specialistica, come quelli offerti nei diversi BIC-Business Innovation Center gestiti da TRENTINO SVILUPPO. L’agenzia provinciale offre programmi di formazione all’imprenditorialità – INNOVATION ACADEMY – tramite supporto di tutor e consulenti specializzati, nonché l’opportunità di fare rete con altre imprese del proprio settore, e indirizza le imprese verso la disponibilità di bandi e altre opportunità di finanziamento.
Tra i sette BIC gestiti nel centro, due sono quelli specializzati in settori strategici della provincia autonoma: il POLO MECCATRONICA di Rovereto e Progetto Manifattura (Industria 4.0). Il Polo Della Meccatronica è un riferimento internazionale capace di attrarre imprese e talenti da tutto il mondo, raggiungendo importanti risultati: 110 imprese ospitate, 700 persone occupate e diversi laboratori specializzati in uno spazio di 17.000 metri quadrati.
Oltre ‘Trentino Sviluppo’, l’ecosistema può contare anche su IMPACT HUB, Fondazione HIT – HUB INNOVAZIONE TRENTINO che si occupa di trasferimento tecnologico, e su una grande attenzione all’imprenditorialità supportata da eventi e competizioni come Internet Of Health Things, Alpine Forum on Smart Industry e l’edizione locale della serie di eventi Startup Weekend.
Tra gli investimenti registrati nella provincia, WALLIANCE, piattaforma italiana di equity crowdfunding dedicata al real estate, ha chiuso il 2019 con € 17,5 milioni raccolti per investimenti in progetti immobiliari.
N° 4 (+5)
Bolzano
N° 2
CRESCITA POPOLAZIONE
N° 19
CRESCITA NUMERO DI IMPRESE
N° 5
NUOVI POSTI DI LAVORO
Bolzano si dimostra uno degli ecosistemi a maggiore espansione e ad alto potenziale d’Italia grazie all’ottimo lavoro di sensibilizzazione e di formazione svolto dalle istituzioni locali negli ultimi anni.
Un’orchestrazione capace di raggiungere un notevole traguardo nel 2017, anno d’inaugurazione del parco scientifico tecnologico NOI TECHPARK ALTO ADIGE dedicato allo sviluppo di nuove imprese innovative in quattro settori: Green, Food, Digital, Automotive & Automation. Un investimento di €120 milioni per trasformare un’ex acciaieria in un polo dell’innovazione che ospita 1100 persone appartenenti al mondo della ricerca, dell’impresa, delle start-up e dell’Università.
Sono lontani i tempi in cui l’unica attività principale della città era l’agricoltura. Oggi le nuove aziende e i giovani imprenditori si concentrano su come valorizzare e, soprattutto, preservare l’ambiente circostante. Tra queste c’è ad esempio Micro4Food, spin-off dell’università di Bolzano che studia i processi biotecnologici di produzione degli alimenti per sviluppare cibi funzionali e sicuri. Sfruttando le capacità metaboliche dei microorganismi, si dà nuova vita agli scarti dell’industria alimentare. Quella delle mele, fiorente in Alto Adige, finisce così per fornire la materia prima di industrie della cosmetica e farmaceutiche. Sempre all’interno di Noi Techpark, si è insediata anche Eurac, startup che sta ultimando la costruzione di terraXcube, una camera da 360 metri cubi capace di simulare condizioni climatiche estreme.
Da segnalare come elemento fondamentale dell’ecosistema dell’innovazione e delle startup di Bolzano, sono sicuramente i numerosi eventi come D2T START CUP, organizzato dal Distretto Tecnologico Trentino, e la STARTUP WEEKEND, promossa dalla LIBERA UNIVERSITÀ DI BOLZANO.
Notevole anche il contributo nella promozione del tema imprenditoriale da parte delle testate locali giornalistiche specialistiche come AltoAdigeInnovazione.

N° 5 (-2)
Bologna
N° 3
SPAZI COLLABORATIVI
N° 4
INNOVATIVITÀ
N° 6
INNOVAZIONE
Strategico punto di incontro tra nord, sud, est ed ovest, Bologna è da sempre città d’arte, cultura e commercio. Storico crocevia di grandi artisti e personaggi illustri, Bologna è famosa in tutto il mondo come centro nevralgico della “Motor Valley” – la terra dei Motori – grazie alla sua centenaria vocazione motoristica e meccanica e alla presenza di alcuni dei brand motoristici più famosi del mondo, quali Ducati e Lamborghini.
Bologna detta anche “la Dotta” grazie alla sua Università, l’ALMA MATER STUDIORUM, che fondata nell’anno 1088 è considerata la prima Università del mondo occidentale nonché prima sede deputata allo studio del Diritto. Nei suoi quasi mille anni di storia l’Università ha visto e vissuto diverse epoche storiche, ma ha sempre mantenuto il suo ruolo centrale nella crescita economica, sociale ed artistica della provincia. Un ruolo che ha assunto ancora più forza da quando l’Università ha lanciato il suo incubatore, ALMACUBE, che da qualche anno supporta e aiuta la grande mole di giovani talenti italiani ed internazionali – che l’Ateneo è in grado di attirare meglio di qualunque altra Università in Italia – a dar vita ai propri progetti imprenditoriali.
L’incubatore dell’ateneo non è il solo a svolgere un ruolo di supporto alla creazione di imprese, talenti ed innovazione. Sul territorio sono attivi anche GELLIFY, un ponte tra startup B2B e aziende consolidate con un portfolio di 22 società incubate e € 12 milioni investiti, e G FACTOR, l’acceleratore di Fondazione Golinelli a supporto di ricercatori con vocazione imprenditoriale e neoimprenditori attivi nel settore life science e Forward Factory, un nuovo acceleratore parte della Rete Nazionale Cassa Depositi e Prestiti, dedicato al digital manufacturing.
A Bologna troviamo anche un gran numero di startup competition, quali Start Cup e Startup Weekend, nonché di meetup organizzati dalle community di Bologna Startup e Brainstorming Lounge, eventi di networking tipici della Silicon Valley che permettono un confronto delle idee di business con innovatori, imprenditori e investitori.

N° 6 (-4)
Roma
N° 3
INNOVAZIONE
N° 3
INNOVATIVITÀ
N° 2
SVILUPPO FINANZIARIO
Capitale della “Dolce vita” e culla della produzione cinematografica e televisiva italiana grazie alla storica “Cinecittà”, la “Città Eterna” è stata per oltre tre millenni un centro politico, culturale ed economico che ha portato alla più alta concentrazione di beni archeologici, storici, architettonici e archivistici al mondo.
In anni recenti, Roma ha assunto anche un ruolo guida nello sviluppo finanziario del Paese. Con 46 investimenti early stage in startup registrati nell’ultimo triennio, Roma si trova in seconda posizione dietro solo a Milano. Tra gli investitori più attivi nell’ecosistema troviamo: LVENTURE GROUP, primo operatore di venture capital in Italia, CDP Venture Capital (ex Invitalia Ventures) e Lazio Innova. LVENTURE nasce nel 2012 dall’intuizione di Luigi Capello e un gruppo di amici di creare un acceleratore di startup digitali a Roma, “la città con il più alto numero di studenti universitari d’Europa e quindi di talenti”. LVENTURE vanta un importante portafoglio di partecipazioni in oltre 70 aziende, tra queste 2HIRE che ha sviluppato un dispositivo IoT che permette di connettere i veicoli in remoto e di controllarli, TOGETHER PRICE che si rivolge a chi cerca persone con cui condividere il costo degli abbonamenti digitali e VIKEY che offre soluzioni per digitalizzare il check-in nelle attività ricettive.
La collaborazione tra LVENTURE e l’Università LUISS ha permesso la creazione di un percorso d’accelerazione di riferimento per tutte le startup digitali a livello nazionale – LUISSEnLabs – mettendo a disposizione un programma di formazione ed un investimento iniziale fino a € 160.000.
Non è solo il digitale a trainare l’ecosistema romano: STARTUPBOOTCAMP – la rete globale di acceleratori – ha lanciato nella Capitale il suo programma d’accelerazione dedicato alle nuove realtà che vogliono rivoluzionare il mondo del food con iniziative nel settore del FoodTech, e che tra i suoi alumni annovera ELAISIAN, startup di grande successo internazionale che dal 2016 propone un innovativo sistema IoT di controllo e monitoraggio per l’agricoltura di precisione degli ulivi.

N° 7 (+3)
Bergamo
N° 1
TESSUTO INDUSTRIALE
N° 1
IMPRESE AD ALTA CRESCITA
N° 16
NUOVI POSTI DI LAVORO
La storica vocazione industriale del territorio si riflette nella varietà del tessuto produttivo che vanta numerose storiche specializzazioni, quali la chimica, la meccanica e la gomma-plastica. Bergamo può anche contare su un’alta densità di imprese ad alta crescita – ben 158 imprese – che hanno registrato un’espansione del fatturato di oltre il 150% nell’ultimo triennio.
La grinta e la determinazione del “desda fo” – muoversi in dialetto bergamasco – sono caratteristiche pienamente colte dal “concreto e pragmatico” percorso di accelerazione BE BAD. Nato nel 2019 grazie all’iniziativa di alcuni imprenditori locali, il percorso è interamente dedicato alle startup del mondo digitale con l’obiettivo di lanciare rapidamente sul mercato i loro prodotti e aiutarli a raccogliere capitali.
Lo sviluppo delle competenze per gli aspiranti imprenditori bergamaschi è garantito anche negli spazi collaborativi presenti nel territorio, tra cui 22 coworking e un FabLab, e dalla presenza di due parchi scientifici tecnologici, KILOMETRO ROSSO e BERGAMO SVILUPPO. All’interno di questi spazi è disponibile il programma di incubazione INCUBATORE D’IMPRESA.
Di più recente costituzione, è il particolare caso di ATC-Additive Technology Center, il primo incubatore in Italia nato con la mission di favorire la sperimentazione e l’applicazione delle tecnologie di additive manufacturing, tra cui l’hybrid technology. ATC è nato da tre eccellenze del territorio quali DMG MORI, GFM e ITEMA che offrono non solo le proprie strutture ma anche il proprio know-how e il network di conoscenze alle aziende che iniziano il percorso di incubazione.
N° 8 (-3)
Padova
N° 4
TESSUTO INDUSTRIALE
N° 6
INNOVATIVITÀ
N° 8
STARTUP & PMI INNOVATIVE
Un ecosistema vivace ed una città a dir poco eclettica: Padova si colloca al primo posto tra gli ecosistemi con la maggiore varietà di specializzazioni produttive. Questo “portfolio” garantisce un ampio bacino di competenze e una fitta rete di relazioni industriali che accelerano la nascita e lo sviluppo di nuove imprese.
Relazioni che vengono valorizzate dai diversi attori dell’ecosistema imprenditoriale, come il circuito nato attorno a GALILEO VISIONARY DISTRICT, un parco scientifico tecnologico che coinvolge oltre 80 imprese in progetti di ricerca e sviluppo e il suo incubatore STARTCUBE che ospita 21 startup. Inoltre ha aperto, sulla scia del successo di Milano e Parma, il terzo Village by CA italiano, “Le Village by CA Triveneto”.
Il dinamismo dell’ecosistema si riflette anche nella numerosità delle startup e PMI innovative presenti sul territorio tanto da conquistarsi un ottimo nono posto in Italia, primo in Veneto. In particolare le oltre 330 startup innovative hanno raddoppiato il fatturato tra il 2018 ed il 2019, arrivando nel 2020 ad avere un giro d’affari di oltre €26 milioni.
Tra queste imprese segnaliamo THRON, specializzata in tecnologie software as a service per massimizzare l’efficienza e ridurre i costi legati alla gestione dei contenuti digitali delle imprese, e D-EYE, che ha sviluppato un dispositivo che trasforma la camera del proprio smartphone in un oftalmoscopio.

N° 9 (-1)
Torino
N° 2
INNOVAZIONE
N° 7
INVESTIMENTI INIZIALI IN STARTUP
N°6
SVILUPPO FINANZIARIO
Torino non è solo uno dei centri industriali più importanti d’Italia, ma anche un centro commerciale e culturale di fama internazionale, divenuto noto e riconosciuto nel mondo soprattutto grazie alle Olimpiadi invernali che la città ha ospitato nel 2006. Propri i giochi olimpici hanno rappresentato un fondamentale momento di svolta e di accelerazione per la trasformazione economica, sociale ed infrastrutturale della città. È da allora che Torino persegue infatti il riposizionamento da “città dell’auto” a città di conoscenza, innovazione e cultura, per la costruzione di un futuro multisettoriale.
A dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto in termini di innovazione (secondo posto nazionale) sia per numero di brevetti e marchi registrati, sia per le oltre 500 startup innovative e 120 PMI innovative che nell’ultimo anno hanno più che triplicato i ricavi; startup e PMI innovative che ricalcano la vocazione industriale del territorio reinterpretandola con soluzioni digitali e produttive innovative. Tra le realtà più rivoluzionarie e di successo troviamo ad esempio REMETE, che propone soluzioni per il recupero di materie prime da materiali elettronici, PLANET IDEA, competence center internazionale sulle smart city e social housing, 3D NT che sviluppa soluzioni industriali per l’additive manufacturing e OSAI AUTOMATION SYSTEM, attiva nel settore dell’automazione industriale.
I 35 investimenti in startup registrati nell’ultimo triennio sono frutto dell’avanzato sviluppo finanziario dell’ecosistema. Tra i più recenti troviamo WATERVIEW, spin off del Politecnico di Torino che ha sviluppato una soluzione per l’analisi in tempo reale delle condizioni meteo ed è stata oggetto d’investimento da parte di PROGRESS TECH TRANSFER, un fondo attivo nell’area e specializzato nel trasferimento tecnologico.
Lo sviluppo delle competenze è animato dalla presenza di oltre 25 spazi collaborativi offerti da programmi di accelerazione o incubazione come 2i3T, Build It Up, I3P (Politecnico di Torino), Impacthub Torino, iStarter e dai 3 parchi scientifici tecnologici, Torino Wireless, Environment Park, Bioindustry Park, Canavese Biotech Park.
N° 10 (-3)
Pisa
N° 6
STARTUP & PMI INNOVATIVE
N° 7
INNOVATIVITÀ
N° 8
SVILUPPO E COMPETENZE
Mettere in contatto imprese e ricerca universitaria d’eccellenza mondiale attraverso il trasferimento tecnologico è la formula di successo dell’ecosistema pisano.
D’altronde, non capita tutti i giorni di avere due tra le migliori università al mondo nella stessa provincia: la Scuola Superiore Sant’Anna e La Scuola Normale Superiore rispettivamente al quarto e quinto posto mondiale. Un bacino di conoscenza e idee che viene sistematicamente raccolto e trasformato in nuovi progetti imprenditoriali, startup e spin-off accademici dai parchi scientifici tecnologici e dalle università presenti.
Sono due in particolare i parchi all’interno della provincia che fanno del trasferimento tecnologico il loro core business: il Polo Tecnologico Navacchio – Digital-Hub Startup Accelerator – e il centro CERFITT, che vanta tra i soci fondatori Piaggio, la storica azienda motociclistica.
Questa vocazione tecnologica è ampiamente rappresentata anche negli investimenti registrati nella provincia: €20 milioni per MEDICAL MICRO INSTRUMENTS, che offre una piattaforma robotica per la microchirurgia e 40SOUTH ENERGY che sviluppa convertitori di energia dalle onde marine, target di un investimento di €2,5 milioni da parte di Invitalia Ventures ed Enel Green Power, la divisione di Enel dedicata alle attività di generazione di energia da fonti rinnovabili.

N° 11 (+21)
Bari
N° 6
PERFORMANCE
N° 11
NUOVI POSTI DI LAVORO
N° 13
CRESCITA NUMERO DI IMPRESE
La provincia di Bari guadagna ben 21 posizioni rispetto all’edizione precedente grazie ad un miglioramento significativo in quasi tutte le macro dimensioni analizzate.
Fondamentale per la produzione di eccellenze all’interno dell’ecosistema imprenditoriale è stata la presenza di attori in grado di intercettare risorse ed investimenti pubblici a disposizione delle imprese e degli startupper.
SPAZIO SPIN fa di questo la sua attività principale, supportando l’accesso a bandi nazionali ed europei per start up ed enti di ricerca tramite la ricerca dell’opportunità di finanziamento e la formulazione di progetti innovativi.
Sul territorio barese è attivo IMPACT HUB – spazio di coworking dedicato alle innovazioni ad alto impatto sociale – animatore anche di una community che conta oltre 160 membri tra imprenditori, creativi e professionisti che condividono idee innovative.
Tra le eccellenze dell’ecosistema, e a conferma del recente sviluppo dell’area ICT nella provincia, troviamo OPTIP. La startup è stata premiata tra le migliori innovazioni al mondo, arrivando tra le prime 20 alla Dubai Future Foundation Competition e tra le prime 35 del Gitex Future, il più grande evento per startup nell’area Medio Oriente, Sud Asia e Nord Africa.
OPTIP, sviluppata dall’impresa barese PREDICT, offre software di comunicazione in holopresenza tramite mixed reality – la sovrapposizione tra realtà virtuale e il mondo reale- rendendo possibili applicazioni innovative nel campo della telemedicina e dell’educazione.
N° 12 (--)
Trieste
N° 2
SVILUPPO E COMPETENZE
N° 13
CRESCITA SALARI
N° 12
STARTUP & PMI INNOVATIVE
Trieste eccelle nei servizi offerti a supporto dell’avvio all’imprenditorialità – secondo posto della classifica nazionale – presidiati da due importati attori dell’ecosistema. Il primo, il parco scientifico tecnologico AREA SCIENCE PARK, sta sempre più rafforzando le proprie linee d’intervento a supporto dell’innovazione di processo, la generazione di imprese innovative e lo sviluppo di infrastrutture ad alta tecnologia, ambendo a divenire una vera e propria “innovation factory”. Il secondo, l’incubatore INCUBATORI FVG, emanazione di Friulia Finanziaria – l’agenzia dello sviluppo economico della Regione – vanta all’attivo 45 imprese avviate per un fatturato superiore ai €60 milioni.
Per quanto riguarda l’innovazione, nell’ecosistema sono attive 54 startup innovative ad alto contenuto tecnologico tra cui BIOGASERVIZI, società leader in Italia nel settore della manutenzione degli impianti di biogas e ALPHAGENICS BIOTECH che ricerca e sviluppa sistemi diagnostici di biologia molecolare.
A Trieste troviamo anche 17 PMI innovative tra cui DEMUS, una delle poche aziende al mondo che si occupa della decaffeinizzazione e deceratura del caffè e ATONETH, che realizza reti wireless LTE e 5G private.

N° 13 (+3)
Reggio Emilia
N° 5
TESSUTO INDUSTRIALE
N° 9
IMPRESE AD ALTA CRESCITA
N° 9
NUOVI POSTI DI LAVORO
I progetti di rigenerazione urbana rappresentano spesso una grande opportunità per creare nuovi spazi a supporto dell’ecosistema imprenditoriale. Reggio Emilia ne è assoluta conferma grazie al progetto di recupero dell’area industriale un tempo appartenuta a OFFICINE MECCANICHE REGGIANE oggi adibita ad ospitare il PARCO INNOVAZIONE. Il progetto prevede la creazione di una “piattaforma logistica, tecnologica e di servizi” per potenziare la generazione e scambio di conoscenza tra imprese. Tra i servizi che il parco erogherà, è previsto anche quello di incubazione per la nascita di nuove imprese, e che si affiancherà a quelli già offerti dalla fondazione REI-REGGIO EMILIA INNOVAZIONE e i progetti di IMPACT HUB e UPIDEA!, promosso da Gruppi Giovani Imprenditori Confindustria Emilia-Romagna.
Per quanto riguarda l’innovazione del sistema reggiano, le 105 startup innovative registrato un volume d’affari che supera i €10 milioni. Tra queste troviamo ECITALIA, startup che sviluppa applicazioni software e prodotti dedicati per la realizzazione di progetti di gestione energetica e KPI6, piattaforma in grado di raccogliere informazioni relative a clienti e competitors a fini di marketing.
Infine, l’ecosistema ha registrato un investimento di €400.000 in PLAYWOOD – startup che propone una soluzione di arredo componibile e ri-assemblabile per facilitare l’allestimento di spazi temporanei – da parte di LVenture Group e Primomiglio.

N° 14 (+12)
Brescia
N° 2
IMPRESE AD ALTA CRESCITA
N° 17
NUOVI POSTI DI LAVORO
N° 10
CRESCITA POPOLAZIONE
Brescia è città natale di una delle realtà di maggior successo per quanto riguarda lo sviluppo delle nuove competenze del mercato del lavoro. Correva l’anno 2011 quando un’opportunità nata dalla crisi dell’editoria si concretizzò nella trasformazione di un vecchio spazio in disuso nel primo campus di TALENT GARDEN (TAG), grazie alla visione del fondatore Davide Dattoli.
Oggi questa fucina di talenti è divenuta la più grande community di innovatori d’Europa. L’esperienza di TAG si è infatti diffusa negli anni, arrivando a contare 23 campus in 8 paesi e aprendo una scuola di formazione per le nuove professioni della trasformazione digitale, la TAG INNOVATION SCHOOL.
Le specializzazioni industriali presenti nella provincia riflettono un ecosistema capace di valorizzare le risorse naturali a disposizione nel territorio: dalla storica industria pesante, come quella della lavorazione del metallo e l’industria metallurgica, alla filiera della produzione tessile e dell’abbigliamento, arrivando fino al recente boom dell’eno-turismo della Franciacorta.
Risorse del territorio che vengono identificate e sfruttate grazie al diffuso spirito d’iniziativa che anima l’ecosistema e che passa anche attraverso il cosiddetto Movimento dei Maker. A Brescia la community dei makers, da sempre una delle più attive d’Italia, è stata recentemente oggetto di cronaca per l’intrepida ed innovativa produzione tramite stampa 3D di valvole di ricambio per respiratori durante l’emergenza COVID-19.

N° 15 (-1)
Cagliari
N° 2
INVESTIMENTI INZIALI IN STARTUP
N° 4
NUOVI POSTI DI LAVORO
N° 4
SPAZI COLLABORATIVI
Cagliari offre ottime prospettive per quanto riguarda la capacità di attrarre capitali finanziari e lo sviluppo di competenze degli imprenditori locali.
Tra gli attori attivi in questo campo troviamo THE NET VALUE – una community di imprenditori, venture capitalist e manager esperti nel settore digitale – che in 10 anni d’attività hanno supportato +80 aziende e 15 investimenti.
Altro player che incentiva l’innovazione grazie allo scambio di idee e la condivisione di spazi di lavoro è OPEN CAMPUS TISCALI. Nato nel 2013 come progetto interno di Tiscali, riassume le sue attività in tre parole: coworking, academy, eventi. L’obiettivo è quello di creare “un luogo dove lavorare, crescere e fare rete”.
Per quanto riguarda i percorsi offerti da attori istituzionali, troviamo il CONTAMINATION LAB (CLAB) dell’Università di Cagliari, che nelle sue 6 edizioni ha visto più di 800 partecipanti e 25 nuove start-up create. A seguire il BIOINCUBATORE POLARIS del parco scientifico tecnologico della Sardegna, che offre i propri servizi ad imprese dei settori ICT, biomedicina, energie rinnovabili e biotecnologie.
Tra i gli investimenti registrati nella provincia troviamo €48 milioni per MONEYFARM, un innovativo sistema di consulenza automatizzata agli investimenti basato su intelligenza artificiale e i 630 mila euro in investimenti raccolti da NAUSDREAM. nata dal CLAB, offre esperienze turistiche focalizzandosi sulle principali destinazioni balneari internazionali.
Altra esperienza degna d’interesse è quella di DOVECONVIENE – volantini e cataloghi digitalizzati – che nel 2015 ha registrato un investimento da €10 milioni e i cui fondatori hanno lanciato una società di consulenza in ambito digital retail, SHOPFULLY, che conta 8 uffici sparsi in Europa e un team di 200 collaboratori.
N° 16 (+5)
Vicenza
N° 6
IMPRESE AD ALTA CRESCITA
N° 13
NUOVI POSTI DI LAVORO
N° 11
INNOVAZIONE
Vincenza vanta il secondo posto in Italia per la dimensione del tessuto industriale, con 97 imprese ad alta crescita e ben 22 specializzazioni produttive. Tra queste imprese, molte sono quelle che riflettono le vocazioni industriali del territorio come il commercio di metalli e oggetti preziosi con ADONIDE che registra una crescita del fatturato del 1261% negli ultimi tre anni.
Per quanto riguarda il mondo dei gioielli e dei metalli preziosi, la provincia ha saputo rinnovare la crescita del settore con nuove strategie volte alla ricerca di opportunità imprenditoriali innovative.
Da segnalare, ad esempio, il caso dell’iniziativa di VINCENZA ORO – grande salone europeo dedicato all’oreficeria e alla gioielleria – con il nuovo programma STARTUP & CARATS. Tramite questo programma, il salone punta alla valorizzazione delle connessioni industriali tra il ricco portafoglio di imprese locali e le startup innovative nazionali. La selezione è curata da STARTUPBOOTCAMP, uno dei più grandi network mondiali di accelerazione di startup. Tra i partecipanti di Startup & Carats, LUMI INDUSTRIES offre strumentazione per la stampa 3D per accelerare i processi artigianali dell’oreficeria e gioielleria.

N° 17 (-6)
Verona
N° 4
CRESCITA POPOLAZIONE
N° 10
SPAZI COLLABORATIVI
N° 16
INNOVAZIONE
Verona spicca tra tutte le altre province per il dinamismo e la varietà del proprio tessuto industriale, trainato da specializzazioni produttive diverse ma in ottimo equilibrio tra di loro, dal settore agricolo, a quello manifatturiero fino a quello dei trasporti, della logistica e della finanza. La provincia conta anche un’alta densità di imprese ad alta crescita: 98 aziende che hanno registrato mediamente un’espansione del fatturato di oltre il 90% nell’ultimo triennio.
A proposito di finanza e di investimenti per le startup, dal 2013 è attiva sul territorio l’associazione BUSINESS ANGELS VERONA, che ha recentemente inaugurato uno spazio collaborativo denominato E13. Tra i principali investimenti sul territorio, segnaliamo quello da parte di Club degli Investitori in BETTANIN & VENTURI, un’azienda famigliare che produce esclusive scarpe da uomo di lusso, e quello di SUPERMERCATO24, primo player italiano della spesa online nato nel 2014 a Verona che ha chiuso un investimento da €13 milioni con Endeavour Catalyst, 360 Capital Partners e Innogest.
A conferma del dinamismo dell’ecosistema imprenditoriale e dell’innovazione della città, nel 2019 Verona è stata protagonista del FESTIVAL DEL FUTURO, una serie di convegni che hanno approfondito i principali trend destinati ad influenzare il nostro stile di vita elaborati per Harvard Business Review Italia da esperti italiani e internazionali: clima, risorse, energia, migrazioni, rapporto uomo-macchina, tecnologia e IA. Tra le startup presenti c’era anche Next Industries che ha presentato TACTIGON SKIN, un dispositivo wearable basato su intelligenza artificiale che permette di controllare a distanza oggetti connessi come computer, robot, stampanti 3D, occhiali per la realtà aumentata e per la realtà virtuale.

N° 18 (+1)
Ascoli Piceno
N° 10
NUOVI POSTI DI LAVORO
N° 20
INVESTIMENTI INZIALI IN STARTUP
N° 2
STARTUP & PMI INNOVATIVE
Ascoli Piceno dimostra che avere un buon ecosistema imprenditoriale non è appannaggio esclusivo dei grossi centri urbani. Nonostante la sua ridotta dimensione e una popolazione del suo capoluogo inferiore ai 50.000 abitanti, la provincia si distingue per un ecosistema molto animato da eventi e programmi a supporto degli aspiranti imprenditori.
Il successo della provincia marchigiana sta nella grande attenzione per l’imprenditorialità confermata dai numerosi eventi e competizione a tema, come Startup Cup Marche e Startup Weekend e dagli spazi collaborativi. Tra questi il programma di HUBILITA, laboratorio sull’impresa sociale, offre un percorso per rafforzare le conoscenze relative alla gestione d’impresa, comunicazione sociale ed innovazione sociale.
L’ottimo lavoro degli incubatori presenti sul territorio ha portato il riconoscimento anche da parte di DIGITAL MAGICS – importante rete di incubatori di startup digitali “Made in Italy” – che ha aperto ad Ascoli Piceno la sua nona sede: DIGITAL MAGICS ADRIATICO. L’operazione è avvenuta in collaborazione con HUB21 – centro scientifico, tecnologico e culturale piceno che offre servizi per startup e PMI che vogliono innovare.
Le 93 startup innovative presenti sul territorio hanno triplicato i ricavi nell’ultimo triennio, arrivando ad avere un fatturato complessivo che supera i €14 milioni. Tra queste troviamo ICS TECHNOLOGIES, che produce strumenti elettronici per la navigazione marittima, FB VISION, che offre prodotti per la protezione della salute dell’occhio e REAXING, che sviluppa attrezzature e metodologie di allenamento per reagire ad impulsi improvvisi.
N° 19 (+27)
Perugia
N° 29
CRESCITA POPOLAZIONE
N° 22
STARTUP & PMI INNOVATIVE
N° 23
INNOVAZIONE
Perugia e il suo imprenditore più famoso, Brunello Cucinelli, ci insegnano il valore e l’importanza di un’imprenditorialità illuminata e di un capitalismo umanistico, pilastri fondanti di un ecosistema florido, innovativo, dinamico ed etico.
Per BRUNELLO CUCINELLI, il “re del cachemire italiano”, fare impresa significa mettere prima di tutto l’uomo e il vivere in armonia con il creato: “…immagino un grande equilibrio tra profitto e dono; donare al mondo sentendosi custodi del creato, lasciare a chi verrà dopo di noi non lo stesso mondo che abbiamo trovato”.
Una filosofia che si è concretizzata nel progetto di recupero del Borgo trecentesco SOLOMEO – chiamato il “Progetto per la Bellezza” – che oggi ospita la sede centrale dell’azienda Cucinelli e la scuola professionale da lui voluta per insegnare ai giovani sartoria, rammendo e rammaglio, giardinaggio, orticoltura e arti murarie. Un progetto di creazione di valore condiviso che coniuga sapientemente innovazione e tradizione, profitto e umanità, e che ha catturato l’interesse di Jeff Bezos, Dick Costolo, ex CEO di Twitter, e Reid Hoffman, co-fondatore e presidente di LinkedIn, ospiti di recente del borgo.
Un insegnamento di vita che ispira l’azione anche di altri imprenditori del territorio come nel caso di TEAMDEV, cui missione è la promozione di un umanesimo digitale per abilitare una trasformazione digitale che ha al centro lo sviluppo umano. La società si è aggiudicata, con la sua piattaforma per servizi smart cities WISETOWN, il prestigioso premio SOUTH EUROPE STARTUP AWARDS 2019 nella categoria Best Civic Tech Startup.
Un recente progetto di riqualifica urbana ha donato all’ecosistema il suo hub per l’innovazione: BINARIO 5, nato dalla dismissione dell’omonimo binario della stazione ferroviaria cittadina, offre servizi di supporto alle startup e si affianca alle imprese con progetti strategici e servizi per l’innovazione con il paradigma dell’Open Innovation. I suoi spazi ospitano anche la sezione locale di STARTUPGRIND, il format di eventi promosso da Google for Entrepreneurs che mira alla diffusione cultura dell’imprenditorialità tra le giovani generazioni, rendendole coscienti delle loro potenzialità di impatto nella società di cui fanno parte.
N° 20 (+3)
Napoli
N° 13
IMPRESE AD ALTA CRESCITA
N° 1
CRESCITA NUMERO DI IMPRESE
N° 14
INVESTIMENTI IN STARTUP & PMI INNOVATIVE
L’ecosistema partenopeo mostra grande vitalità nel proliferare delle 273 imprese ad alta crescita, nell’attrattività del capitale finanziario, nonché in un’ampia disponibilità di talento creativo.
Gli imprenditori napoletani possono trovare supporto presso diversi attori come CAMPANIA NEWSTEEL, incubatore promosso da Città Della Scienza, già vincitrice del premio “Best Science Based Incubator” d’Europa nel 2008, e l’Università Degli Studi di Napoli Federico II, capace di attrarre nella propria area colossi dell’hi-tech come APPLE e CISCO.
In particolare, il campus San Giovanni a Teduccio dell’Università Federico II ospita dal 2016 Apple Developer Academy, incentrata sullo sviluppo software, la creazione di startup e la progettazione di app con enfasi sulla creatività e la collaborazione tra gli studenti.
L’incubatore Campania Newsteel offre invece servizi e spazi per idee di business ad alto contenuto tecnologico e spin-off universitari supportando attualmente 28 startup innovative e 150 progetti accelerati, e raccogliendo €4 milioni di finanziamenti.
Altro progetto attivo nella provincia è SEEDUP, che dal 2015 offre un programma di accelerazione per favorire lo sviluppo di progetti imprenditoriali.
Numerosi sono anche gli eventi che animano e diffondono la cultura imprenditoriale, tra cui VULCANICAMENTE, una business plan competition e NASTARTUP, un format d’accelerazione online che organizza eventi di networking in ambito sharing economy.
Tra le startup dell’ecosistema che hanno attirato i più alti investimenti troviamo il successo di BUZZOOLE, una tra le prime startup ad offrire soluzioni di Influencer marketing per ottimizzare la promozione delle imprese sui social network.

N° 21 (-3)
Monza e Brianza
N° 7
IMPRESE AD ALTA CRESCITA
N° 7
CRESCITA POPOLAZIONE
N° 18
CRESCITA NUMERO DI IMPRESE
Il territorio è storicamente caratterizzato da un portfolio di specializzazioni industriali che comprende l’arredamento, la lavorazione dei metalli, le tecnologie di produzione e i macchinari pesanti.
Lo sviluppo delle competenze dell’aspirante imprenditore monzese avviene per “contaminazione” nei vari spazi collaborativi disponibili, come il FabLab di MAKE IN PROGRESS e i ben 15 spazi di coworking presenti sul territorio e nelle community online. Tra queste ultime, SCALE-UP! è un network di oltre 400 professionisti, imprenditori e sviluppatori interessati alle pratiche di gestione della crescita della dimensione aziendale. La community è animata da DOCEBO, una delle aziende di maggior successo del sistema monzese. Partita nel 2005, è sbarcata nel 2019 alla borsa di Toronto raccogliendo $75 milioni. Con oltre 300 dipendenti, offre una piattaforma di learning management system basata su IA per la formazione aziendale utilizzata da oltre 1.600 organizzazioni in 68 paesi: da Amnesty International a Intesa Sanpaolo.
Tra gli altri investimenti della provincia segnaliamo anche i €2,8 milioni per HOMEPAL – la prima agenzia immobiliare digitale in Italia – che permette di trovare casa e gestire transazioni immobiliari in maniera autonoma.
Al momento l’unico programma strutturato per l’avvio di imprese è quello offerto da SILVA 26 – coworking e incubatore d’impresa – seguito da Impact Hub che, in collaborazione con Mestieri Lombardia, Consorzio Comunità Brianza e Brianza Solidale, offre i propri spazi e una call dedicata alle imprese che propongono innovazione digitale per il mondo della cooperazione sociale.
N° 22 (+5)
Novara
N° 39
CRESCITA POPOLAZIONE
N° 37
CRESCITA SALARI
N° 30
NUOVI POSTI DI LAVORO
La storia industriale di Novara trova le sue radici in due settori principali. Il comparto chimico, dove ancora oggi troviamo importanti imprese come PROCHIMICA NOVARESE, ALBITE e PROBIOTICAL; e in quello della produzione di tecnologie e macchinari pesanti, dove in particolare la città vanta una lunghissima tradizione e specializzazione nella produzione di rubinetteria e valvole termoidrauliche con imprese come SCHAEFFLER, CALEFFI e GIACOMINI .
Negli ultimi anni, Novara è riuscita però anche a stimolare l’innovazione e a lanciare numerosi progetti imprenditoriali soprattutto grazie alle due strutture presenti: ENNE3 e NOVARA SVILUPPO.
ENNE3 è un incubatore nato dall’Università del Piemonte Orientale (UPO) con il sostegno dei principali enti locali novaresi e di Finpiemonte. L’incubatore promuove lo sviluppo di progetti d’impresa innovativi dall’attitudine tecnologica, creativa e sociale. In termini di risultati, dal 2013 ad oggi ENNE3 ha portato alla raccolta di oltre €5 milioni, 60 nuovi occupati nelle imprese e 120 nuove idee di impresa presentate, di cui 44 configurate come start-up innovative e spin-off della ricerca pubblica.
NOVARA SVILUPPO è invece un Parco Tecnologico Scientifico che ha attivato dal 2012 il proprio sportello per la creazione d’impresa e che ha registrato ben 30 progetti avviati. Il parco ospita nei suoi spazi 81 imprese e startup operanti nei settori chimico, farmaceutico, microbiologico, energetico e robotico.
N° 23 (+25)
Pordenone
N° 5
IMPRESE AD ALTA CRESCITA
N° 3
INVESTIMENTI INIZIALE IN STARTUP
N°9
SPAZI COLLABORATIVI
La provincia di Pordenone offre due programmi per la formazione delle competenze. Il primo è quello offerto dal POLO TECNOLOGICO DI PORDENONE, rivolto per le startup ospitate nei locali o laboratori dell’Incubatore; l’altro servizio è POLO YOUNG, un incubatore dedicato alle giovani startup e alle imprese culturali e creative, creato dal Comune di Pordenone.
Il crowdfunding sembra essere una specialità dell’ecosistema pordenonese: IOTTY, che sviluppa prodotti per la smart home, è nata grazie a una campagna di crowdfunding su Indiegogo che si è conclusa con una raccolta di oltre il 200% della somma richiesta. Ora la startup ha espanso le proprie attività nel mercato statunitense, conta oltre 30 persone tra dipendenti e collaboratori e ha appena annunciato un round da €3 milioni da parte di Friulia Spa, finanziaria della regione, e Intesa Sanpaolo. VITESY per il lancio del suo prodotto NATEDE, esclusivo purificatore d’aria naturale per gli ambienti, ha ricevuto oltre 1 milione di euro di preordini, sempre su Indiegogo, in soli 40 giorni.

N° 24 (+23)
Matera
N° 16
IMPRESE AD ALTA CRESCITA
N° 20
CRESCITA NUMERO DI IMPRESE
N° 27
SPAZI COLLABORATIVI
La capitale europea della cultura si dimostra essere un ecosistema all’avanguardia nel cogliere le opportunità nascenti nei nuovi modi di intendere il lavoro e l’abitare, nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale e della valorizzazione delle potenzialità creativa del territorio.
Ne è un esempio CASA NETURAL, un luogo di incontro e scambio tra creativi e aspiranti imprenditori, e incubatore di startup che promuove progetti e iniziative sostenibili per il territorio.
Nella provincia, MATERAHUB gestisce progetti pilota internazionali per supportare le industrie culturali e creative, favorendo l’innovazione sociale e la nascita di nuovi progetti imprenditoriali e lo sviluppo dei territori.
Recentemente, Matera è stata scelta come sede di lancio del progetto SEMED – STARTUP EUROPE MEDITERRANEAN, un network voluto dalla Commissione Europea per offrire un luogo di incontro digitale e dialogo tra gli ecosistemi politici ed istituzionali dell’Europa e del Nord Africa.

N° 25 (-5)
Treviso
N° 18
IMPRESE AD ALTA CRESCITA
N° 14
NUOVI POSTI DI LAVORO
N° 7
SPAZI COLLABORATIVI
Nella provincia di Treviso è presente uno dei primi attori attivi nel campo della formazione digitale e che con un nuovo ambizioso progetto mira a diventare il più grande polo dedicato all’innovazione in Europa.
Stiamo parlando di H-FARM – dove la H sta per Human – una piattaforma nata nel 2005 per supportare la creazione di nuovi modelli d’impresa e la trasformazione digitale delle aziende, sempre ponendo le persone al centro.
H-FARM mira anche a supportare e trasformare l’educazione dei giovani in ottica digitale e a questo scopo propone una laurea triennale in Digital Management, in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia, Master e corsi executive.
Nel suo startup portfolio annovera alcuni casi di successo internazionale, come ZOOPPA, la startup che scavalca le agenzie pubblicitarie permettendo alle aziende di avere campagne “user generated” di qualità (selezionate dai 50mila utenti della community) e a costi stracciati, intorno ai 35-40mila euro; e SMAU, la piattaforma di organizzazione eventi per imprenditori e manager.
Il progetto d’espansione H-CAMPUS, completato a fine 2020, ha portato alla realizzazione di 13 nuovi edifici dedicati alla formazione, al mondo delle startup e delle imprese. Questo ampliamento porterà il polo ad ospitare oltre 3 mila persone, diventando il più grande polo di innovazione europeo.

N° 26 (-4)
Ancona
N° 15
SPAZI COLLABORATIVI
N° 24
STARTUP & PMI INNOVATIVE
N° 5
INNOVAZIONE
Ancona si dimostra essere un eccellente ecosistema per la sua componente innovativa, registrando un ottimo sesto posto nel nostro indice per quanto riguarda la densità di PMI innovative.
Tra le 113 Startup innovative troviamo JOYTEK, attiva nello sviluppo software per l’automazione industriale e sistemi di visione e TECH4CARE centro di ricerca e sviluppo per innovare l’assistenza a persone fragili, non autosufficienti e con malattie croniche grazie alle nuove tecnologie digitali.
La presenza delle multinazionali WHIRPOOL e ARISTON THERMO conferma la specializzazione produttiva del territorio nel comparto degli elettrodomestici.
L’interesse verso le nuove realtà innovative da parte dei grossi gruppi industriali è dimostrato anche dalla presenza dell’incubatore JCUBE, parte del GRUPPO INDUSTRIALE MACCAFERRI, che offre programmi per l’avvio di nuove imprese in collaborazione con Università Politecnica delle Marche e Comune di Jesi.
N° 27 (+2)
Udine
N° 27
NUOVI POSTI DI LAVORO
N° 26
INVESTIMENTI INZIALI IN STARTUP
N° 4
INNOVAZIONE
Il buon risultato dell’ecosistema imprenditoriale di Udine è dato dalla sua capacità di giostrarsi in termini di innovazione e attrattività per il mercato dei capitali.
Questi ottimi risultati riflettono il lungo percorso intrapreso negli anni da FRIULI INNOVAZIONE, nato nel 1999 con l’obiettivo di favorire la collaborazione tra l’Università e il sistema economico friulano. Il centro è stato in grado di attrarre nel territorio importanti risorse europee dedicate all’innovazione, con più di 120 i progetti e un valore complessivo delle proposte approvate di oltre €44 milioni. FRIULI INNOVAZIONE ha anche esteso il proprio campo d’attività al mondo delle startup portando alla creazione di 65 nuove imprese.
Diversi casi di successo incubate; GAMINDO offre una soluzione che permette tramite sponsorizzazioni di fare beneficenza giocando ai videogiochi; GET YOUR BILL, spin-off dell’Università degli Studi di Udine, è una start-up innovativa che ha sviluppato una piattaforma che permette ad un esercente di emettere una fattura tramite POS bancari, target d’investimento per € 390 mila.
Infine, RECORNEA vincitrice del premio Fondazione Gollinelli (G-FACTOR) dedicato alle startup che operano nelle life sciences, ha sviluppato un dispositivo medico impiantabile in grado di migliorare le condizioni dei pazienti affetti da patologie che causano deformazioni della cornea.
Ottima anche la collaborazione tra gli attori dell’ecosistema: Friuli Innovazione, Comet – Cluster Della Metalmeccanica, Università Di Udine e l’ITS Malignani collaborano con successo sul progetto ADDITIVE FVG per supportare l’adozione di tecnologie di produzione avanzate e migliorare i programmi formativi specialistici per le PMI del territorio.

N° 28 (+5)
Catania
N° 21
CRESCITA POPOLAZIONE
N° 23
CRESCITA NUMERO DI IMPRESE
N° 28
STARTUP & PMI INNOVATIVE
Catania, la “Milano del Sud” degli anni ’60, sta provando a reiventarsi e rilanciarsi come capitale di quella un tempo conosciuta come ETNA VALLEY, il distretto industriale dell’elettronica e delle telecomunicazioni nato nel 1997 a seguito dell’insediamento nella provincia della StMicroelectronics.
Il tipico dinamismo della provincia siciliana, che conta un quarto delle startup della Regione, ha catturato negli ultimi anni l’attenzione di alcune grandi imprese come ENEL e TIM che hanno investito in progetti e hub innovativi dedicati ai giovani talenti del territorio.
ENEL è presente con il suo INNOVATION HUB&LAB, dedicato alla ricerca avanzata di soluzioni innovative nel campo delle energie rinnovabili. TIM, con il suo WCAP ACCELLERATOR, ha dato vita a The Future of the City, l’iniziativa che mira allo sviluppo economico del territorio attraverso la digitalizzazione della vita urbana e sociale in partnership con Tree, società di consulenza del territorio specializzata nell’open innovation. Infine, HUAWEI, la multinazionale cinese delle telecomunicazioni e della telefonia ha lanciato un innovation center dedicato all’Internet of Things.
Tra le startup più interessanti della provincia, ORANGE FIBER di Adriana Santanocito ed Enrica Arena, che ha creato il primo tessuto dagli scarti delle arance al mondo e si è resa protagonista di numerosi premi internazionali.
Un fermento imprenditoriale che ha portato anche alla riattivazione del CONTAMINATION LAB all’interno dell’Università Di Catania e alla creazione di nuovi spazi collaborativi e programmi d’incubazione come quello messo a disposizione da VULCANIC, incubatore che ospita 10 startup. Decisivo in particolare anche il ruolo di YHC (Youth Hub Catania) un aggregatore che mette insieme chiunque abbia un’idea con professionisti in grado di realizzarla, da esperti di digital marketing, a designer, maker e investitori.

N° 29 (-1)
Parma
N° 3
IMPRESE AD ALTA CRESCITA
N° 24
SPAZI COLLABORATIVI
N° 29
STARTUP & PMI INNOVATIVE
Gli imprenditori parmigiani hanno dimostrato negli ultimi anni un’ottima capacità di attrarre venture capital sia da parte di fondi d’investimento e business angels, sia in nuove forme di finanziamento come il crowdfunding.
Tra le startup target di investimenti troviamo OSTEOCOM, startup che ha sviluppato una learning platform dedicata al settore dentale, che ha ricevuto un investimento da €2 milioni dal fondo venture P101 SGR.
ENDU: piattaforma leader in Italia per le iscrizioni agli eventi di outdoor come running, ciclismo, triathlon con oltre 600 mila iscritti, che ha raccolto €1 milione da un gruppo di 10 business angels.
DNAPHONE, una startup agri-tech che propone un sistema per il controllo qualità della filiera agroalimentare, che ha raccolto €650 mila tramite una campagna crowdfunding.
Proprio a Parma, è stato inaugurato nell’estate 2020 la nuova sede di Le Village by CA – uno dei più grandi ecosistemi innovativi del mondo – del colosso bancario francese Crédit Agricole dopo il successo di Milano. L’Hub supporterà startup e innovazione nelle aree tematiche Pharma & Life Science, AgriFoodTech, Regenerative, Meccanica e Mobilità, Automazione industriale & Digital.

N° 30 (-13)
Ravenna
N° 27
IMPRESE AD ALTA CRESCITA
N° 11
SPAZI COLLABORATIVI
N° 30
INNOVAZIONE
Ravenna, la città bizantina dei mosaici, si prende ben cura non soltanto delle sue millenarie opere d’arte ma anche dei suoi aspiranti imprenditori attraverso alcuni programmi di accelerazione e incubazione che eroga ogni anno sul suo territorio. Tra di essi quello di U-START BASSA ROMAGNA, nato nel 2003 su iniziativa del comune di Lugo, che offre uffici e consulenze specializzate, e COLABORA, nato da una collaborazione tra il comune di Ravenna e Fondazione Eni Enrico Mattei, che tramite un bando annuale offre i suoi spazi a 4 progetti d’impresa.
Il Parco Scientifico Tecnologico, PARCO TORRICELLI DELLE ARTI E DELLE SCIENZE FAVENTIA, con sede nel Tecnopolo di Ravenna e Faenza, offre invece supporto all’avvio di imprese specializzate nello sviluppo e l’innovazione dei materiali avanzati e compositi, fornendo strumenti e laboratori di ricerca.
Un’offerta molto originale arriva da FREELANCECAMP che dal 2012 ogni anno organizza un barcamp all’americana, anche detto ‘un-conference’, cioè non-conferenza. Un evento informale senza veri e propri relatori ma solo con partecipanti che propongono esperienze, offrono strumenti utili e creano occasioni di networking e auto-formazione per il mondo dei lavoratori freelance.
Le startup innovative del territorio contano 76 imprese per un giro d’affari di oltre €5,7 milioni e 16 PMI innovative per un fatturato complessivo di circa €94 milioni. Tra queste NOVA SOMOR, a vocazione sociale fornisce pompe idrauliche solari per paesi in via di sviluppo; IMPROOVO, piattaforma dedicata al mondo della formazione aziendale; IUV, ricerca, sviluppo e produzione di packaging innovativi, sostenibili e naturali; e TEMA, PMI innovativa leader nella produzione di isolatori schermati per il mercato della medicina nucleare.
Nell’ultimo triennio sono, però, le performance dell’ecosistema imprenditoriale nel suo complesso che, perdendo 60 posizioni nella classifica nazionale, la fanno scendere di ben 13 posizioni nel ranking dell’Indice.
N° 31 (-6)
Pescara
N° 22
NUOVI POSTI DI LAVORO
N° 23
SPAZI COLLABORATIVI
N° 13
INNOVAZIONE
Il buon bilanciamento tra tutte le dimensioni dell’ecosistema imprenditoriale, rendono la provincia abruzzese un interessante centro per le nuove attività d’impresa.
Le 70 startup innovative presenti in città registrano un fatturato di circa €6,7 milioni, tra cui troviamo HOAU, che offre un sistema cloud per la gestione del check in presso le struttura ricettive e NODRILL, startup biotech attiva nell’osseo densificazione e implantologia dentale. Ottimi risultati in termine di crescita anche per le PMI innovative: raddoppio del fatturato negli ultimi tre anni per POMILIO BLUMM, agenzia di comunicazione che registra oltre €24 milioni di ricavi.
Tra gli eventi che animano la provincia, STARTUP CUP ABRUZZO mette in palio oltre €110 mila per accelerare lo sviluppo di startup e spinoff universitari.
All’interno dei deals early stage registrati in provincia negli ultimi anni scopriamo MISIEDO, startup che ha sviluppato una piattaforma per la prenotazione di tavoli in ristoranti di fascia medio-alta, che ha incassato un round di €1,8 milioni guidato da H-FARM Ventures, P101 Ventures, e FOODSCOVERY, un e-commerce gastronomico rivolto sia al consumatore finale B2C, sia alle vendite all’ingrosso B2B, target di un seed round da parte di Digital Magics di €400 mila.
N° 32 (+30)
Caserta
N° 2
CRESCITA NUMERO DI IMPRESE
N° 12
NUOVI POSTI DI LAVORO
N° 15
STARTUP & PMI INNOVATIVE
La città campana dimostra come il lavoro svolto dalle organizzazioni a supporto sia fondamentale nel promuovere il fermento imprenditoriale. Per Caserta questo ruolo è coperto da realtà come Elteide, 012Factory e Lascò.
Elteide è un acceleratore che nasce dalla visione di Carmine Pappagallo, imprenditore che dal 2000 opera nel marketing online. L’acceleratore ha creato un “hub dell’innovazione” a Marcianise, ospitante 9 start-up del settore digital e dell’e-commerce, che hanno raccolto complessivamente un investimento di 1 milione di € nel 2020. Tra queste Laila (Mazer srl), una piattaforma di Marketing Conversazionale dotata di Intelligenza Artificiale.
012factory è allo stesso tempo un incubatore certificato e Centro di Trasferimento Tecnologico. Oltre che animare il proprio ecosistema con eventi, come la versione locale dello Startup Weekend, formazione, con la 012Academy, e servizi a supporto dell’open innovation, l’organizzazione è di recente entrata a far parte del movimento globale delle aziende benefit che rispettano rigorosi standard di impatto sociale e ambientale.
Infine, la sezione locale di Startup Grind è animata da Lascò, un digital innovation studio che supporta potenziali imprenditori nello sviluppare soluzioni innovative per accelerare la trasformazione digitale.

N° 33 (+4)
Lecce
N° 17
CRESCITA NUMERO DI IMPRESE
N° 15
NUOVI POSTI DI LAVORO
N° 9
INVESTIMENTI INIZIALI IN STARTUP
L’ecosistema leccese acquisisce ‘fermento’ negli ultimi tre anni grazie alle sue performance imprenditoriali, in particolare la creazione di nuove imprese e creazione posti di lavoro che occupano, rispettivamente, il 17° e 15° posto della classifica nazionale.
Le performance registrate nell’ecosistema sono frutto delle strategie a lungo termine messe in atto da attori istituzionali, come l’Università del Salento che, nel 2013 ha lanciato all’interno dei suoi laboratori THE QUBE – acceleratore d’impresa.
Dopo più di 8 anni di attività, The Qube è l’attore centrale dell’ecosistema, capace di catalizzare l’attenzione del mondo del venture capital e di coordinare progetti di sviluppo con l’amministrazione locale; nell’ultimo anno l’acceleratore è riuscito a far convergere €1,3 milioni di investimenti da CDP Venture Capital – programma “Seed per il Sud”- in quattro startup accelerate Connexa (Insurtech), Memento (giocattoli innovativi), Bionit Labs (bionica e robotica), Cervellotik (edutech).
The Qube è anche gestore, in collaborazione con le amministrazioni comunale, di MOLO 12 spazio di coworking che vuole offrire soluzioni in risposta al trend del South Working, limitando la dispersione dei talenti del Mezzogiorno e di attrarre professionisti e aziende al Sud. Il successo dell’ecosistema è stato d’esempio per altri attori istituzionali del panorama pugliese nell’avvio di programmi orientati all’innovazione: il DISTRETTO PRODUTTIVO DELL’INFORMATICA PUGLIESE ha recentemente lanciato un esperimento di open innovation che vede la partecipazione di ONE HEALTH VISION, startup leccese attiva nel settore della sanità digitale.
N° 34 (+4)
Genova
N° 4
INVESTIMENTI INIZIALI IN STARTUP
N° 35
SPAZI COLLABORATIVI
N° 33
STARTUP & PMI INNOVATIVE
La città portuale sta vivendo negli ultimi anni un significativo miglioramento nel dinamismo dell’ecosistema imprenditoriale.
Tra i round di finanziamento registrati nella provincia, SURGIQ, start-up genovese specializzata nell’aiutare ospedali pubblici e privati a pianificare al meglio le proprie attività, ha ricevuto supporto finanziario nel programma EIT HEALTH HEADSTART e ha registrato un’operazione di finanziamento in equity per un importo di €410 mila. ARMADIO VERDE, la piattaforma di “re-ecommerce” di abbigliamento nata nel 2015 dall’iniziativa di David Erba ed Eleonora Dellera, ha recentemente chiuso un round di finanziamenti da €2,6 milioni di guidato da Growth Capital.
Per quanto riguarda le competenze di aspiranti imprenditori, nell’ecosistema sono attivi diversi programmi, rivolti anche al trasferimento tecnologico.
La società MEDIATERRANEO SERVIZI – società “in house” interamente partecipata dal Comune di Sestri Levante – ha lanciato nel 2017 Il Polo Tecnologico di Sestri Levante, sede nell’ ex Convento dell’Annunziata, ospita nove imprese assicurando quasi 100 posti di lavoro; Presso i Magazzini dell’Abbondanza –nella parte porto antico della città – è stato lanciato nel 2020 l’iniziativa GENOVA BLUE DISTRICT, polo di connessione per sviluppare idee, startup e competenze innovative dedicato all’innovazione, alle imprese e ai sistemi legati all’economia del mare; il polo è già attivo nell’animare l’ecosistema locale con eventi, come Open Innovation City Hackathon Blue e vanta il supporto dell’Università di Genova, Comune e del CNR.
La ricerca scientifica nell’ecosistema vede la presenza anche un di altro attore di riferimento: l’ISTITUTO ITALIANO DI TECNOLOGIA (IIT). Dalle competenze e dall’intraprendenza dei ricercatori IIT sono nate numerose imprese attive nei diversi ambiti di ricerca dell’Istituto come salute e farmacologia, nuovi materiali, energia, robotica e sensori vestibili. Infine, sempre votato a non disperdere i frutti della ricerca scientifica prodotta sul territorio ligure, BIO4DREAMS, la rete di incubatori privati certificati specializzati nel life science, ha recentemente concluso un accordo di collaborazione tra UniGe e Ospedale S. Martino.
N° 35 (+5)
Salerno
N° 5
CRESCITA NUMERO DI IMPRESE
N° 8
NUOVI POSTI DI LAVORO
N° 17
STARTUP & PMI INNOVATIVE
Attore importante per l’ecosistema imprenditoriale del salernitano è il network creato attorno al “PREMIO BEST PRACTICES PER L’INNOVAZIONE” nato nel 2006 su iniziativa di CONFINDUSTRIA SALERNO con l’obiettivo di diffondere best practices nei processi innovativi.
L’iniziativa è riuscita ad assicurarsi negli anni una posizione sempre più prominente nell’ecosistema imprenditoriale agendo come punto di incontro tra domanda e offerta dell’innovazione presentata dai diversi attori dell’ecosistema.
Tra gli altri attori che offrono spazi di coworking troviamo SELLALAB, presso lo storico Palazzo delle Poste di Salerno, e PALAZZO INNOVAZIONE che, ospitato nel suggestivo complesso monumentale di Santa Sofia, con i suoi “I Mercoledì del Palazzo” offre una serie di incontri aperti e formativi pensati per favorire il confronto sulle sfide e le opportunità della trasformazione digitale.
L’attenzione all’imprenditorialità è un fenomeno sempre più trasversale che “contamina” anche attività culturali di riferimento nel territorio come il GIFFONI FILM FESTIVAL. GIFFONI INNOVATION HUB nasce con lo scopo di creare opportunità nell’ambito del digitale e della creatività attraverso progetti e startup legate all’imprenditoria giovanile. Il progetto è oggetto di studi come caso di successo nell’ambito della imprenditorialità sociale, vista la sua attenzione alla creazione di valore condiviso – non solo economico, ma soprattutto sociale e culturale.
N° 36 (-12)
Venezia
N° 23
NUOVI POSTI DI LAVORO
N° 42
INVESTIMENTI INZIALI IN STARTUP
N° 16
SPAZI COLLABORATIVI
Il patrimonio artistico e i pittoreschi paesaggi rendono Venezia una tra le città più belle al mondo; un paesaggio unico che genera ogni anno un flusso turistico di circa 19 milioni di visitatori e la rende la seconda città più visitata d’Italia dopo Roma.
Il sovraffollamento turistico se da un lato ha dato lavoro al 17% della popolazione della provincia e ha dato vita a circa 9000 imprese, dall’altro ha creato non pochi problemi in termini di sostenibilità ricettiva.
Alcune interessanti soluzioni potrebbero presto arrivare da SERENDPT, progetto nato nel 2017 come Società Benefit con lo scopo di creare lavoro a Venezia sviluppando prodotti innovativi “Made in Venice”. Una formula che punta sull’imprenditorialità e sulle tecnologie digitali per combattere problemi come lo spopolamento della città e dare nuovi stimoli per la creazione di imprese e posti di lavoro complementari o alternativi al turismo. Recentemente, SerenDPT si è aggiudicata il bando per la costituzione di un incubatore di impresa negli spazi dell’ex convento dei Santi Cosma e Damiano, e punta a farlo diventare il nuovo centro di innovazione nel centro storico di Venezia.
Da considerare che SerenDPT nasce dell’esperienza trentennale di un altro attore fondamentale per l’ecosistema veneziano, il VENICE PROJECT CENTER, centro per la ricerca applicata in ambito smart city del college statunitense Worcester Polytechnic Institute (WPI), nato trent’anni fa per preservare e migliorare la qualità della vita a Venezia.
Dare nuova linfa al tessuto urbano, in questo caso recuperando spazi dal passato dell’industria pesante, è missione condivisa anche da VENICE GATEWAY FOR SCIENCE AND TECHNOLOGY (VEGA), uno dei più importanti Parchi Scientifico-Tecnologici in Italia. Il parco crea un ponte tra Università, Centri di Ricerca e tessuto industriale del territorio promuovendo al tempo stesso progetti di riqualificazione urbana, a partire dall’area adiacente al Porto di Marghera, dove è ubicato.

N° 37 (+4)
Prato
N° 25
IMPRESE AD ALTA CRESCITA
N° 1
CRESCITA POPOLAZIONE
N° 12
CRESCITA NUMERO DI IMPRESE
Prato, mecca del tessile nostrano e una delle più importanti capitali dell’economia circolare in Europa, vanta il primo posto per quanto riguarda la crescita complessiva nell’ultimo triennio degli addetti dei cluster più forti della provincia.
Il distretto ha vissuto innumerevoli cambiamenti nella sua storia ed è sempre riuscito a dimostrare una grande capacità di adattamento ai principali trend in atto con innovazione e dinamismo. Ce lo dimostrano le specializzazioni delle imprese a più elevata crescita della provincia, tra cui BOTTEGA ITALIANA, che lavora con aziende e distributori di abbigliamento per gestire la merce in eccedenza, ITALIAN WOOLLEN TREASURES che vende su mercati italiani ed esteri un’ampia gamma di prodotti in lana, cashmere e fibre naturali, ed AIR COLLECTION che vanta un’esperienza trentennale nel settore del ricamo su tessuti e pellami.
Il bacino di competenze, risorse e relazioni industriali offerte dalle specializzazioni produttive del territorio hanno favorito anche la nascita e lo sviluppo di nuove imprese, come nel caso di RIFÒ. La startup è un esempio di economia circolare applicata nel mondo della moda, creando i suoi capi grazie alle rimanenze delle lavorazioni del cotone, lana e cashmere. RIFÒ implementa anche un programma di responsabilità sociale grazie all’iniziativa #2loveprato che permette, con ogni acquisto, la donazione di €2 ad una delle associazioni che operano sul territorio pratese.

N° 38 (+11)
Cremona
N° 24
IMPRESE AD ALTA CRESCITA
N° 28
NUOVI POSTI DI LAVORO
N° 11
INVESTIMENTI INZIALI IN STARTUP
L’area di Cremona registra il quarto posto in Italia per valore aggiunto (per occupato) delle imprese, trainato principalmente dalle ottime performance delle sue più importanti specializzazioni produttive, tra cui spiccano la filiera agroalimentare, l’allevamento e il settore cosmetico. Quest’ultimo, in particolare, sta registrando tassi di crescita considerevoli, oltre il +19% nel numero addetti nell’ultimo triennio.
Il mondo del digitale sta registrando ottimi risultati raggiunti dall’incubatore del polo per l’innovazione digitale CRIT-Cremona Information Technology- nato a causa di un “errore” nella progettazione della rete del teleriscaldamento; posando più tubi del previsto è stato possibile installare una delle prime dorsali in fibra ottica in Italia portando la città al secondo posto dietro Milano per l’accesso alla banda ultra larga.
Il CRIT è stato fondato da un consorzio di realtà di successo digitale del territorio come MAILUP, marketing automation e newsletter che fattura €9,5 milioni in crescita del +43%, e MICRODATA che offre software per la gestione documentale con oltre 300 dipendenti, nonché la collaborazione con il Polo di Cremona del Politecnico di Milano. ll centro ospita 14 startup innovative nel suo COBOX, il coworking del CRIT animato da numeri eventi dedicati al mondo digitale. Tra queste startup APP QUALITY sviluppa una piattaforma per il crowdtesting della app e ha raccolto recentemente €3,5 milioni di investimento.
Gli aspiranti imprenditori dell’ecosistema possono contare anche sui servizi di incubazione per startup offerti da REI – REINDUSTRIA INNOVAZIONE, l’agenzia per lo sviluppo locale operante nella provincia.
N° 39 (+27)
Catanzaro
N° 4
CRESCITA NUMERO DI IMPRESE
N° 19
CRESCITA SALARI
N° 8
INVESTIMENTI INZIALI IN STARTUP
La “città delle tre v” dimostra un ottimo potenziale per essere riconosciuta come un punto di riferimento per il fermento imprenditoriale nel sud Italia. Ad animare il fermento della provincia di Catanzaro troviamo diverse realtà innovative (20° posizione in Italia per densità di startup innovative). Tra queste: iTESLA, Italie – Italian Limited Edition, Doctorium e PlasmaTechMED.
iTESLA è una start-up innovativa che progetta, sviluppa e distribuisce apparecchi elettromedicali ad alto contenuto tecnologico, per il settore estetico. Italie – Italian Limited Edition è una piattaforma di vendita di prodotti artigianali rigorosamente italiani e di alta qualità, che vede Santo Versace tra gli investitori. Doctorium offre video-consulti che hanno il vantaggio di mettere in comunicazione un paziente ovunque si trovi nel mondo e uno specialista, e PlasmaTechMED raccoglie l’esperienza decennale dei ricercatori del Consorzio RFX e dell’Università di Padova, con l’obiettivo di rendere disponibili nel settore biomedico innovativi dispositivi basati sulla tecnologia al plasma “freddo”.
Quest’ultime due realtà sono state supportate nel loro sviluppo dal più grande incubatore presente in regione e cha ha sede proprio in provincia: Entopan, nata proprio per promuovere l’ecosistema per l’innovazione in Calabria con un approccio transdisciplinare all’innovazione. “L’ho fondata venti anni fa con alcuni amici – spiega -. Per 15 anni abbiamo incubato l’idea, l’hub è poi nato nel 2015.Quella che stiamo portando avanti è un’iniziativa inedita in un territorio inedito: vorremmo costruire nel sud Italia un ecosistema per l’innovazione su modello dei più avanzati a livello mondiale.” parole di Francesco Cicione, fondatore e presidente di Entopan. Ed è proprio l’ambizioso progetto dell’Harmonic Innovation hub, che vede Entopan come capofila e di cui è prevista l’apertura nel 2023 vantando tra i propri partner internazionali Plug and Play – che esprime pienamente il potenziale della provincia. “Da un lato ci sarà lo spazio fisico, ingrandito rispetto a quello attuale già esistente, e poi una academy: un sistema integrato. Attorno a questi poli si sviluppa tutto”. L’investimento porterà alla realizzazione di un’area di 20mila metri quadri di superfici dove lavoreranno circa 1.200 persone, grazie ad un investimento di 35 milioni di euro del fondo Infrastrutture per la crescita del gruppo Azimut.

N° 40 (-4)
Cuneo
N° 31
IMPRESE AD ALTA CRESCITA
N° 29
CRESCITA SALARI
N° 17
INNOVAZIONE
Il “capoluogo della Granda” – soprannome dovuto all’estensione della provincia – riflette un territorio in grado di offrire una scena imprenditoriale innovativa, capace di estendere i confini della competizione oltre alle sue iconiche creme spalmabili alla nocciola e ai tartufi.
Tra le oltre 107 startup innovative registrate sul territorio, HUMUS JOB nasce con una forte vocazione sociale con l’obiettivo di combattere fenomeni come lavoro nero e caporalato nell’agricoltura. Alle aziende che vi partecipano viene richiesta la sottoscrizione di un protocollo di trasparenza sulla contrattualizzazione e sulla dichiarazione delle giornate lavorative.
YOOKYE, una startup innovativa albese, opera nell’ambito del turismo esperienziale offrendo ai turisti proposte di viaggio su misura create da esperti locali in base alle esigenze e aspirazioni degli utenti. L’azienda ha ricevuto diversi riconoscimenti tra cui l’essere annoverata tra le “10 migliori startup nazionali” di Invitalia e il premio Confindustria in occasione di Connext, il più grande evento di networking e partenariato industriale promosso dall’associazione.
N° 41 (+19)
Lucca
N° 23
IMPRESE AD ALTA CRESCITA
N° 9
CRESCITA POPOLAZIONE
N° 44
NUOVI POSTI DI LAVORO
Mettere a contatto il mondo dell’innovazione e il tessuto produttivo è la missione del Polo Tecnologico Lucchese. Il polo nasce per facilitare il trasferimento tecnologico e lo sviluppo di attività innovative, al fine di aumentarne l’attrattività e la competitività dei settori strategici della provincia.
Ad esempio, Logic Way ha sviluppato proprio con la cartiera Lucart di Castelnuovo di Garfagnana una soluzione per gestire l’identificazione e la tracciabilità dei veicoli e delle merci in transito da siti produttivi, automatizzando, in questo modo, le operazioni svolte dalle portinerie con tecnologie RFID. Sempre insidiata al polo troviamo Move Solution, fondata nel 2017 da Ferdinando Frediani, giovane neolaureato all’Università di Pisa, con alcuni soci co-finanziatori. La società propone un intero sistema di sensori elettronici per analizzare lo stato di salute di grandi infrastrutture come ponti, edifici, ferrovie e monumenti storici (tra cui il Colosseo).
Il fermento imprenditoriale della provincia va a contaminare anche contesti che a prima vista possono sembrare più distanti, ed è così che durante l’edizione del 2022 del Lucca Comics and Games, la seconda fiera comics più famosa al mondo dopo il Comiket di Tokyo con 320 mila visitatori paganti nell’ultima edizione, si è tenuta la Comics & Games Factory: una pitch competition con startup operanti nel settorei del E-sports, community e self-publishing.

N° 42 (+36)
Foggia
N° 22
CRESCITA SALARI
N° 1
NUOVI POSTI DI LAVORO
N° 31
INVESTIMENTI INIZIALI IN STARTUP
Una chiave di successo per rafforzare l’ecosistema imprenditoriale è la collaborazione pubblico-privata. Il caso di Foggia, dove l’ecosistema si trova agli albori, ci permette già chiaramente di identificare queste iniziative.
HackTheFake è un hackathon con lo scopo di trovare soluzioni contro la contraffazione alimentare, che ha visto il coinvolgimento dell’Istituto Poligrafico di Foggia e Splashmood che con FoggiaStartup ha dato vita allo Startup Weekend Foggia.
Di rilievo è anche il ruolo degli attori pubblici. L’ARTI – Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione della Puglia promuove la versione regionale di Start Cup, fornisce supporto e percorsi di a e accompagnamento imprenditoriale, e ha una call rivolta ad imprese a partecipare a un’iniziativa di business matching, chiamata “Estrazione dei Talenti”.
E sono proprio cinque giovani talenti i vincitori del Premio nazionale innovazione di quest’anno con Arabat, una tecnologica in grado di riciclare batterie al litio con le bucce di arance. L’idea è stata supportata da Star Facility Centre, il laboratorio tecnologico del Dafne (dipartimento di Scienze agrarie, alimenti, risorse naturali e ingegneria dell’Università di Foggia).

N° 43 (-1)
Forlì - Cesena
N° 29
IMPRESE AD ALTA CRESCITA
N° 34
CRESCITA SALARI
N° 2
NUOVI POSTI DI LAVORO
Se la provincia può vantare di avere la popolazione più attiva e meno sedentaria d’Italia è merito della WELLNESS VALLEY, il primo distretto mondiale del benessere e qualità della vita che caratterizza profondamente l’ecosistema imprenditoriale di Forlì-Cesena.
La Wellness Valley nasce nel 2002 da un’idea di Nerio Alessandri, fondatore e Presidente di Technogym, con l’obiettivo di realizzare il primo cluster al mondo del benessere e della qualità della vita. Una best practice internazionale che è ormai una realtà consolidata con un impatto positivo su tutto il territorio, dimostrato da numeri in costante crescita per imprese, servizi, eventi e turismo.
E nella terra del benessere e del “mangiar sano” non poteva che essere presente MACFRUT, il più grande evento italiano dedicato alla filiera ortofrutticola che nelle ultime edizioni ha iniziato a prestare particolare attenzione alle startup. In collaborazione con CESENALAB – incubatore d’impresa a Cesena – seleziona 10 realtà innovative per il settore agricolo, dando loro possibilità di presentare le proprie innovazioni all’interno della fiera, importante palcoscenico per il mondo B2B.
Tra le startup troviamo ad esempio FRUTTAWEB che rende possibile la consegna a domicilio di oltre 1.300 varietà di frutta, verdura, cereali e spezie tramite il suo portale web. La startup ha fatto parte di un’operazione di open innovation che ha portato alla sua acquisizione da parte del colosso cooperativo ortofrutticolo cesenate APOFRUIT, che offre marchi noti al grande pubblico come Almaverdebio e Solarelli.
N° 44 (-5)
Lodi
N° 8
CRESCITA POPOLAZIONE
N° 11
CRESCITA SALARI
N° 20
NUOVI POSTI DI LAVORO
L’ecosistema lodigiano ruota attorno a due attori che presidiano la dimensione dello sviluppo delle competenze per aspiranti imprenditori.
BEMYCOMPANY nasce nel 2019 per gestire gli Investimenti in partecipazione della società di Corporate Finance AC Finance , offre affiancamento consulenziale e manageriale per l’incubazione e l’accelerazione delle Startup, ma anche per PMI impegnate in operazioni di rilancio.
Il PARCO SCIENTIFICO TECNOLOGICO PADANO (PTP), dedito alla promozione della ricerca scientifica e del trasferimento tecnologico nei settori agroalimentari, delle scienze della vita e della bioeconomia. Tra i servizi attivati da PTP è presente un acceleratore dedicato alla nascita e lo sviluppo di imprese innovative, la promozione dell’internazionalizzazione della ricerca e dell’alta formazione e la realizzazione di programmi di ricerca e l’erogazione di servizi ad alto valore aggiunti Tra le startup ospiti presso il parco, WINEGRAFT è uno spin-off Università Statale di Milano dedicata allo sviluppo di nuovi portainnesti per la vite.
N° 45 (--)
Como
N° 17
CRESCITA POPOLAZIONE
N° 25
INVESTIMENTI INIZIALI IN STARTUP
N° 28
SPAZI COLLABORATIVI
La specializzazione industriale comasca ricalca fortemente due anime classiche del Made In Italy: produzione tessile e arredamento, che insieme contano quasi 1.400 imprese, quasi 17.000 addetti e circa 2,6 miliardi di euro di fatturato.
Gli imprenditori e gli startupper comaschi possono contare sui servizi messi a disposizione dal parco scientifico tecnologico COMONEXT incubatore certificato di startup e fucina di innovazione e contaminazione di conoscenze. Presente nella struttura che un tempo ospitava il cotonificio Somaini di Lomazzo, il parco offre sia percorsi di incubazione per nuove realtà imprenditoriali (inclusive incubation), sia le proprie competenze nelle nuove tecnologie digitali a supporto dei processi di innovazione delle imprese (next innovation).
Ed è proprio la vocazione storica della filiera serica famosa in tutto il mondo ad essere protagonista negli investimenti sul territorio. SILK BIOMATERIALS, nata proprio in COMONEXT, ha appena registrato un finanziamento di €7 milioni. La startup ricerca l’applicazione in ambito clinico della fibroina, una proteina con proprietà rigenerative derivante dai bachi da seta.
L’esperienza SILK BIOMATERIALS sui materiali avanzati non è l’unica: DIRECTA PLUS, sempre di casa COMONEXT, ha dato vita alle OFFICINE DEL GRAFENE tra i maggiori produttori in Europa di grafene puro, che ha registrato un investimento di €5,5 milioni.
N° 46 (-33)
Modena
N° 11
IMPRESE AD ALTA CRESCITA
N° 27
CRESCITA POPOLAZIONE
N° 10
INNOVAZIONE
Una piccola città di poco più di 180 mila abitanti che è stata in grado di farsi conoscere in tutto il mondo grazie alla casa automobilistica Ferrari fondata nel 1947 a Maranello e il cui celebre ‘cavallino rampante’ è stato decretato nel 2019 il marchio più influente del mondo da Brand Finance. Celebrità condivisa dallo chef tri-stellato modenese Massimo Bottura e dalla sua Osteria Francescana, due volte decretata “miglior ristorante del mondo” nella classifica stilata ogni anno da Restaurant.
La provincia di Modena è stata in grado negli ultimi anni di valorizzare ed animare il proprio ecosistema innovativo concentrando sforzi ed investimenti nelle aree di maggior specializzazione della città. È con questa idea che nel 2013 è nato ad esempio Knowbel, primo incubatore della città dedicato ai settori della meccanica avanzata, motoristica, automazione industriale, robotica, meccatronica, elettronica e ICT. Knowbel ha consentito l’avvio di alcune delle startup che oggi popolano la scena imprenditoriale nazionale, come Lapsy, che ha realizzato un sistema di localizzazione per il controllo e il monitoraggio real time di cose e persone.
Non solo motori ma anche biomedicale: Mirandola, in provincia di Modena, è il secondo Distretto Biomedicale al mondo per importanza, con ben 300 aziende e oltre 4.000 dipendenti. A supporto delle nuove imprese che nascono in questo settore, è attivo nella provincia TPM Cube, incubatore dedicato ai settori biomed, biotech e nanotech, intitolato a Mario Veronesi, padre fondatore del distretto. Da una tale concentrazione di talenti e innovazione è nata pochi anni fa RIGENERAND, startup attiva nello sviluppo di terapie avanzate antitumorali che ha chiuso un round di €9,5 milioni da Principia SGR e altri €2 milioni da Marco Bombarda, imprenditore attivo in un’altra eccellenza modenese: l’aceto balsamico.
Triennio di difficoltà, però, per quanto riguarda le performance complessive del tessuto industriale che, perdendo ben 66 posizioni nella classifica nazionale, causano in larga parte la caduta della provincia nel ranking generale dell’Indice.

N° 47 (-13)
Pavia
N° 51
CRESCITA POPOLAZIONE
N° 32
INVESTIMENTI INIZIALI IN STARTUP
N° 56
SPAZI COLLABORATIVI
La scena imprenditoriale di Pavia si presenta sotto forma di una solida triade: L’Università degli Studi Di Pavia, il Polo Tecnologico, e la community di attivatori ACTIVATORS.
Il polo offre uno spazio di condivisione che supporta lo sviluppo di progetti innovativi nell’area pavese attraverso il coinvolgimento di studenti, imprenditori e finanziatori e offre un programma di accelerazione per nuove imprese.
I progetti selezionati hanno la possibilità di partecipare alla Mind The Bridge Startup School, un programma immersivo dedicato a founders da tutto il mondo che permette di immergersi nell’ecosistema della Silicon Valley a San Francisco.
Il corso di laurea magistrale in International Business & Entrepreneurship – MIBE – dell’UNIPV fa da ponte con il polo tecnologico grazie al progetto UNIVENTURE, quest’anno giunto alla quinta edizione. UNIVENTURE è una “agile Business Plan competition” con un montepremi di €25.000 messi a disposizione dal Comune di Pavia.
L’evento si apre ogni anno con la “FIERA DELLE IDEE” dove team misti tra founders e studenti del corso di laurea presentano i propri progetti con l’obiettivo di svilupparne il business plan.
La community ACTIVATORS PAVIA organizza invece eventi di networking – activators breakfast – e formazione – discovery, UNIPV innovation – e l’edizione locale dello Startup Weekend.
N° 48 (-4)
Varese
N° 30
IMPRESE AD ALTA CRESCITA
N° 32
CRESCITA POPOLAZIONE
N° 42
CRESCITA SALARI
La provincia di Varese ha saputo, nel corso del tempo, consolidare ed irrobustire una pluralità di specializzazioni industriali, dal tessile alla meccanica, dall’aeronautica al chimico-farmaceutico, dalla plastica e gomma alla carta ed editoria fino al legno, facendone al contempo emergere altre, allargando a servizi ad alto valore aggiunto, quali la logistica e i trasporti.
Le specializzazioni produttive, oggi fortemente orientate al mondo della manifattura avanzata, si riflettono nella composizione delle 113 Startup e PMI innovative attive in provincia; è il caso di FAMETAL – lavorazioni meccaniche di precisione, SBS – progettazione e realizzazione di sistemi di trasporto a nastro per realtà industriali, TPS – servizi tecnici e ingegneria per l’industria aeronautica e N.T.T. – innovative soluzioni per impianti di spalmatura senza solventi.
Per quanto riguarda lo sviluppo delle competenze nell’ecosistema, presso LIUC – UNIVERSITÀ CATTENEO sono attivi corsi di formazione rivolti all’imprenditorialità sia a livello triennale che, dal 2017, a livello magistrale, con il percorso in ENTREPRENEURSHIP & INNOVATION, sviluppata in partnership con Harvard Business School. All’interno dell’ateneo è anche attivo i-FAB, un laboratorio-fabbrica rivolto allo sviluppo competenze in ambito Lean Manufacturing e Industry 4.0 È del 2020 invece il lancio dell’iniziativa C.LAB, un progetto rivolto agli studenti per stimolare, raccogliere, valutare e selezionare idee innovative da sviluppare attraverso un percorso di tutoraggio sviluppato in partnership LIUC e COMONEXT, incubatore certificato attivo nella vicina provincia di Como.
Per dare nuova linfa al dinamismo dell’ecosistema imprenditoriale del territorio, Confindustria Varese ha di recente annunciato che nei prossimi anni realizzerà, nell’area ex Inghirami adiacente a LIUC, MILL – Manufacturing, Innovation, Learning, Logistics, “una cabina di regia di competenze e servizi per talenti, giovani, startup, imprese e cluster. Un acceleratore di imprenditorialità da cui ripartire”.
N° 49 (+20)
Piacenza
N° 8
IMPRESE AD ALTA CRESCITA
N° 20
CRESCITA SALARI
N° 31
NUOVI POSTI DI LAVORO
Coniugare imprenditorialità, tecnologie e le specializzazioni produttive del territorio è la chiave di successo di diversi ecosistemi, e Piacenza è tra questi.
Attore cardine dell’ecosistema è Startup Piacenza, incubatore e acceleratore che conta 12 Startup e nasce negli spazi dello Urban Hub, il polo di innovazione e creatività della provincia di Piacenza. Il polo nasce con lo scopo di creare sul territorio un luogo di incontro per professionalità creative e mondo imprenditoriale. Il progetto offre quindi servizi per sostenere la creatività, l’innovazione e la crescita d’impresa, tra cui 4 laboratori specialisti e un maker space all’avanguardia.
N° 50 (+9)
Sassari
N° 8
CRESCITA NUMERO DI IMPRESE
N° 44
INVESTIMENTI INIZIALI IN STARTUP
N° 44
SPAZI COLLABORATIVI
L’emergente ecosistema sassaritano orbita attorno a due fuochi: l’incubatore dell’Università di Sassari (CUBACT) e Abinsula.
L’Incubatore Universitario di Sassari accoglie futuri e neo imprenditori interessati a realizzare un proprio progetto di impresa e partecipa insieme a loro ai percorsi necessari per trasformare un’idea innovativa in un business di successo.
La società Abinsula è la quinta di tutto il Sud Italia a essere riconosciuta come incubatore certificato per la nascita e lo sviluppo di startup innovative (seconda in Sardegna dopo il cagliaritano The Net Value) e conta 5 startup in portafoglio. La società fondata a Sassari nel 2012 ha iniziato a lavorare nel campo dell’Internet of Things, ed oggi è uno dei principali player italiani nelle soluzioni Embedded, IoT, Web e Mobile. Vanta numerosi riconoscimenti come Master startup award (PNICube) e vincitrice del “Premio dei premi per innovazione” 2017.
